lunedì 13 aprile 2009

Motivo #1: PKK

Prestate attenzione. Quando abbiamo concordato le regole del gioco, ho detto che “torno” a scrivere un Blog e non che “inizio”. Perché ho utilizzato il verbo “tornare” e non “iniziare”?

La scelta delle parole è importante, lo dice anche Nanni Moretti (preparatevi, questo blog sarà ricco di citazioni). I più deduttivi tra voi avranno già capito che non sono un blogger alla prima esperienza. I più distratti a questo punto dovranno tornare indietro e rileggere tutto da capo.

A cavallo tra il XX e il XXI secolo, tre amici napoletani avevano deciso di pubblicare le loro riflessioni su un unico blog. Una sonata a sei mani se siete amanti della musica, Frankestein Junior (1) se siete amanti del cinema, un mostro a tre teste se siete un “idiota dell’orrore” (2).

Nonostante il linguaggio storiografico, si tratta di poco meno di dieci anni fa. Dal punto di vista di uno storico non è passato molto tempo, dal punto di vista di un operaio sono passati 10 anni, dal punto di vista di un ingegnere delle telecomunicazioni è passata un’era geologica. Ricordo chiaramente la connessione col doppino telefonico e quanto ci sentivamo fighi con le nostre uniformi da pionieri del web.

Il titolo di questo blog è un omaggio a quei ragazzi. Le loro idee politiche, la rabbia ed un pizzico di ironia li portarono a creare un anagramma con i loro soprannomi, e così Picci, Kapy e Kosakko fondarono il Partîya Karkerén Kurdîstan (3)

Il contenuto di questo blog (forse) sarà il continuo di quella esperienza. Magari al posto di quei tre studenti mascherati da pionieri ci saranno tre professionisti senza alcun travestimento, ma non importa.

La K è già qui. Se la P o l’altra K vorranno partecipare, saranno pubblicati senza alcuna censura. Anzi, già che ci sono, definisco la Regola #2: oltre al sottoscritto, gli unici che potranno essere pubblicati su questo blog sono Picci e Kosakko.

Questo era il primo motivo. Adesso, come promesso, chiudo con una citazione che a partire da oggi troverete, nuovamente, come sottotitolo di un Blog.


Un uomo solo che guarda il muro è soltanto un uomo solo...
ma tre uomini che guardano il muro sono un principio d'evasione
PKK

(1) Film del 1974 diretto da Mel Brooks
(2) “In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore”, Franco Battiato in “Bandiera Bianca”, 1981
(3) Partito dei Lavoratori del Kurdistan


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Come promesso, ecco pubblicate le risposte di Picci e Kosakko a questo post:

Anno dopo anno usai le corde vocali per suonare a distanza. Toni alti, che nemmeno i delfini. E chi di quelli - i delfini - arrivò a capirmi se ne stette lì a morire in spiaggia. Ché tanto non ne valeva più la pena. L'idiozia si impossessò delle mie dita, anchilosate su una tastiera. Ma le lettere vissero in tachicardia, asfissiate da un hard disk. Soverchio genio, sì, senza sfogo. Meglio una partita a pallone, un matrimonio, una birretta, un libro. E poi K tornò. E K chiamò. E P risponderà. Perché pure le corde di una racchetta suonano. A vanvera come al solito.
Picci - 14 aprile 2009 19.11

Anche l'altra K risponderà. Tra una partita a pallone e l'altra s'intende (altro che matrimonio...)
Kosakko - 15 aprile 2009 05.14

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